Ultima modifica: 24 aprile 2022

Incontro con l’autore

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La classe II D incontra Sara Magnoli

Sophia e la sua intensità nell’esternare emozioni che neppure pensava potessero interessare, figurarsi commuovere chi ha ascoltato la sua timidezza che cedeva il passo alla forza e alla consapevolezza.

Daniele a la sua autocritica, la sua “audacia” nel giudicarsi e “rimproverarsi” quando scrive ““Oggi ti ritrovi ad avere lo stesso trattamento che ha subito Luca, cioè amici disonesti e traditori”.

Cristhian che in qualche modo alleggerisce l’atmosfera così seria, ma commuove comunque quando parla del suo grande amore, il manga “Slum Dunk”, che ha ritrovato tra quelle pagine di “Fuori dal branco” (Pelledoca Editore) di Sara Magnoli, che avidamente ha letto. E che si illumina quando viene a sapere che quello dei fumetti giapponesi è un mondo che ha avvinto anche l’autrice proprio perché incuriosita dai racconti dei ragazzi.

E poi Simone, Maria, Gaia, Giuseppe, Michele che hanno “bombardato” Sara con le mille curiosità sul significato dei nomi utilizzati, sul linguaggio, sull’espediente gergale e soprattutto con le considerazioni di ciascuno, divertenti e intime. Perché Elia detto lo Sfigo, Futura, Bruno, Lucrezia, le tante Scimmie hanno ora acquistato una connotazione reale, non più meri personaggi di un libro: l’autrice è riuscita nell’intento: dare un volto umano alla storia.

L’incontro, giovedì 12 aprile, della classe II D con la scrittrice e giornalista Sara Magnoli, autrice appunto di “Fuori dal branco”, un giallo incentrato sulle baby gang, e che incontrerà, con la psicologa dell’istituto, anche i genitori dei ragazzi 12 maggio per riflettere sulle dinamiche del gruppo/branco, ha affrontato un tema di grande attualità e interesse.

“Con le dovute eccezioni – affermava la scrittrice Giusi Marchetta in una sua intervista – a me sembra che molti ragazzi pensino che leggere sia difficile, noioso e che non ne valga la pena. È comprensibile […] … la lettura, invece, è tutt’altro: è scoperta di qualcosa che non sapevi e che magari non avresti voluto sapere; è avventurarsi nei pensieri e negli incubi di un’altra persona, scoprendo che non sono troppo lontani da quelli ti tengono sveglio”. E proprio questo secondo aspetto è quello che hanno dimostrato di voler assaporare i ragazzi di IID, che hanno letto il libro in ambienti diversi dall’aula, per esempio in biblioteca, tra tappetini e cuscini, oppure nell’aula apertamente, all’ombra di un vigoroso finto pepe. E l’attesissimo incontro on line con l’autrice è risultato coinvolgente, molto partecipato ed emozionante. La scrittrice, infatti, per rompere il ghiaccio ha chiesto ai ragazzi di esprimere i propri pareri sulla lettura effettuata, sui personaggi incontrati nelle pagine del libro e sulle emozioni provate. E, trovando stimolante e avvincente l’idea di produrre a ricalco la lettera che i due adulti del romanzo scrivono a loro stessi adolescenti, ha letto quella che anche lei, già mamma, qualche anno fa ha scritto a se stessa ragazzina.

 Per la prof.ssa Tricarico, docente di lettere, un ottimo spunto per parlare di sé con più distacco, esercizio alquanto complesso per chiunque in particolare per degli adolescenti.

“ Pensavo di avere molto più coraggio. Di essere pronta a una sfida: Di essere pronta a sfidare me stessa […[] Cara Sara teen,  siamo tu e io, e adesso facciamo i conti […] in questa storia, che è tua ed è mia, che è nostra ed è una sola, o forse nessuna […]scrivere una lettera a me  adolescente mi intrippava assai…” le parole con cui iniziava la lettera che ha scritto alla se stessa adolescente e che ha letto alla classe

La II D ha inoltre omaggiato l’autrice con un lavoro pittorico, una rappresentazione personalissima (ROTHKO- BLU VERDE E BROWN 1952), che ben esprime le emozioni provate durante tutto il percorso. L’auspicio della classe è che Sara Magnoli si ricordi di questo incontro, dell’unicità di ciascuno allo stesso modo in cui loro la ricorderanno poiché è riuscita, grazie alla magia del libro, della pagina stampata a toccarli profondamente.

“Voi mi avete donato oggi con questo incontro molto di più di quanto io ho donato a voi – il saluto dell’autrice alla IID – è una cosa che mi capita spesso quando incontro ragazzi e ragazze, perché avete il coraggio di aprire il vostro cuore, di affrontare le vostre gioie e le vostre paure. Di chiedere, di voler sapere. E sapere abbracciare anche con lo sguardo. E anche a voi, come a tante classi che ho incontrato, un grazie per aver accolto il mio libro, e dunque un pochino di me, nelle vostre esistenze”.

(Prof.ssa Tricarico Luciana)

“I.C. P. Nenni” Torremaggiore (Fg)

Io non voglio

Più essere ignavo

Io voglio scegliere.

Scegliere se restare Sfigo,

trasformarmi in Coniglio,

o iniziare a divertirmi

come una Scimmia. O scegliere

se diventare Cobra.

Prendo fiato.

E scelgo.

 

 

 

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