Ultima modifica: 26 agosto 2016
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Edilizia Scolastica: la Scuola Media attende risposte.

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Sede succursale - viale G. Di Vittorio

All’inizio del mio incarico, fra qualche settimana saranno due anni, trovai una situazione a dir poco disastrosa per l’edilizia scolastica della scuola che ero stato chiamato a dirigere.

E’ stata la mia prima preoccupazione quella di far fronte ai vari problemi e penso di aver fatto molto più del mio dovere per l’enorme attività messa in atto nei confronti di vari soggetti  con responsabilità (Sindaco/Commissario Prefettizio, Ufficio Tecnico, Vigili del Fuoco, Responsabile Sicurezza,…), per l’efficienza con cui ho utilizzato le risorse ricevute dal MIUR lo scorso anno nell’ambito del finanziamento #scuolebelle e le poche risorse ricevute dall’ente locale per le piccole manutenzioni.

E’ del tutto evidente però che il Dirigente Scolastico da solo non può garantire la qualità delle strutture e degli spazi, occorre che tutti facciano la propria parte, in primis l’ente locale.

Il 16 c.m., dopo una mia lettera e un paio di sms al Sindaco, con l’Assessore al ramo, prof.ssa Zifaro, abbiamo fatto un sopralluogo alle nostre due sedi.

Nella sede staccata di viale G. Di Vittorio (Pineta) abbiamo queste gravi emergenze:

  1. Lavori fermi (completamento del primo piano del corpo di fabbrica “C” per n. 6 aule, progetto esecutivo redatto dall’ing. Vincenzo Moffa, lavori consegnati il 15.03.2016 alla ditta Viscucci Biagio, completamento previsto in sei mesi) con conseguente prosecuzione dei disagi all’apertura della scuola per la presenza del cantiere all’ingresso. Purtroppo rischiamo che si ripeta la brutta storia dei precedenti lavori, anch’essi arenatisi e che al mio arrivo in questa scuola furono per me motivo di grande apprensione ed impegno per far rimuovere impalcatura, attrezzi e oggetti vari, fonte di gravi pericoli, dall’area di pertinenza che all’epoca definii una selva per lo stato di degrado e abbandono e per la presenza di rifiuti ed erbacce alte circa un metro (non esagero, come possono testimoniare le foto). Devo dare atto comunque all’allora Sindaco Di Iorio di essersi attivato, dopo le mie insistenze e qualche scontro istituzionale, per rimuovere il cantiere abbandonato e per ripulire a fondo l’intera area. Quando iniziarono gli attuali lavori ho fatto tutto quanto nelle mie possibilità per facilitare (ed accelerare) la loro esecuzione ed uscire il prima possibile da questo tunnel: abbiamo tollerato l’accesso al cantiere a fianco dell’ingresso principale per facilitarli, abbiamo fatto fronte a interferenze varie e pesanti (infiltrazioni d’acqua per errori della ditta, abbattimento di un muro che ha messo in contatto il cantiere con la scuola, rumori, recinzione carente,…), abbiamo dovuto spostare l’archivio in una settimana (siamo stati costretti a sistemare una classe in un piccolo Laboratorio di musica, abbiamo dovuto verificare e risistemare tutti i documenti della scuola di oltre 50 anni!);
  2. Protezione. La zona della pineta è di fatto territorio dell’illegalità: svariate sono state le intrusioni a scuola, alcune con furti, gli atti di vandalismo e di danneggiamento, con notevole dispendio economico per i danni causati. Il tutto facilitato dall’inefficacia dei sistemi di videosorveglianza, dalla mancata recinzione di separazione della scuola dalla stradina di accesso ai VV.UU. e dalla tacita accettazione del degrado, da parte di cittadini ed istituzioni,  causato dalle scorribande di giovani rimbecilliti dal consumismo e dalle dipendenze;
  3. Palestrasistemazione impianto di riscaldamento, manutenzione spogliatoi;
  4. Ala dismessa della scuola in stato di abbandono, con gravi segni di deterioramento e pericolosità (ritrovo di adolescenti e giovani a rischio devianza);
  5. Laboratori: mancanza di spazi.

Nella sede centrale abbiamo queste gravi emergenze:

  1. Marciapiede che sta cedendo per un difetto di costruzione;
  2. Pluviali che scaricano migliaia e migliaia di litri d’acqua nel locale tecnico interrato dell’edificio (devo ancora dare atto all’allora Sindaco Di Iorio, a seguito di mie segnalazioni e della richiesta di intervento dei VV.FF.  per ben due volte, di essersi attivato per tamponare la situazione con l’installazione di due pompe sommerse che almeno per piogge non abbondanti riescono a non far precipitare la situazione);
  3. Area degradata ed abbandonata per impianto sportivo (area adiacente la Palestra).
  4. Auditorium. Occorre rifare con urgenza il palco, ormai inagibile e con l’occasione valutare se possibile la riconversione a palco teatrale (con piccoli lavori si potrebbe dotare Torremaggiore di una struttura per attività tea trali, di convegno e culturali in genere);
  5. Infiltrazioni d’acqua da infissi e lucernai;
  6. Palestra: infiltrazioni d’acqua, manutenzione spogliatoi.

Concludo ringraziando per l’incontro interlocutorio avuto con l’Assessore facendo presente però che questa Dirigenza è in attesa da quasi due anni di un tavolo di concertazione per la programmazione delle risorse che l’Amministrazione dovrà necessariamente reperire, essendone obbligata, per la fornitura di una edilizia scolastica accettabile, senza chiedere miracoli e con la speranza che sia possibile a Torremaggiore svolgere il ruolo di Dirigente Scolastico.

prof. Matteo Scarlato

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