Assenze giorni 10/4 e 11/4
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Ai Docenti
Agli Studenti
Ai Rappresentanti dei genitori
OGGETTO: Sospensione uscite didattiche a seguito assenze ingiustificate del 10/4 e 11/4
Si comunica che tutte le uscite didattiche, anche quelle programmate, devono essere sospese e saranno autorizzate da questa Dirigenza solo dopo verifica delle presenze degli studenti durante gli ultimi due giorni di lezione (10/4 e 11/4).
Tanto si è reso necessario per contrastare l’idea della scuola pubblica come semplice servizio di “parcheggio” sociale, quando invece essa deve rappresentare il maggiore fattore di crescita sociale, civile e culturale della persona e della società.
A tal proposito vi invito a riflettere sui due brani seguenti :
- Luca Doninelli 2008
La fabbrica degli asini è colpa dei genitori di una società edonista
È cambiata la vita. La scuola è diventata una scomodità, e in una società in cui la comodità è un valore primario, la scuola somiglia sempre più a un rudere del passato. Un’incongruenza. Questo Paese non vuole proprio saperne di modernizzarsi.
Già. E la vecchiezza, la decrepitezza, dove stanno?
Stanno in questo: che la scuola, da che esiste, ha senso perché continua, in altro modo e con altri mezzi, l’operazione educativa della famiglia, che è – semplicemente – quella di tirare su il bambino e aiutarlo a diventare un uomo.
Da un certo punto in avanti, la famiglia da sola non è più sufficiente, i problemi inerenti all’educazione si fanno più complessi, la trasmissione del sapere richiede nuove energie. Perciò si mandano i figli a scuola. Che ha, tra i suoi compiti, quello di costruire un argine all’istintività, non per eliminarla ma per renderla costruttiva. Si chiama moralità.
Se però i genitori, in nome della comodità, si mettono a difendere l’istintività contro quell’argine, allora la scuola non ha più nessuna ragione di esistere. Se il familismo amorale domina, la scuola non ha più armi educative: diventa un parcheggio. Meglio chiudere.
E voi, “ch’avete li ‘ntelletti sani” (Dante – Inferno · Canto IX), guardate a questa storiella come a una parabola. Prendetene il succo e applicatelo ad altri nostri scandali quotidiani, dallo smaltimento dei rifiuti tossici ai casi di malasanità, e capirete che esiste un problema antropologico di fondo, che va ben oltre le competenze della politica. Il Papa ha parlato di «emergenza educativa», che è esattamente come dire «emergenza umana».
- Pier Paolo Pasolini 1975:
«È stata la televisione che ha praticamente concluso l’era della pietà ed iniziato l’era dell’edonè.
Era in cui dei giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e dell’irraggiungibilità dei modelli loro proposti, tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino all’infelicità».
Il Dirigente Scolastico
Prof. Matteo SCARLATO
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Purtroppo viviamo in una società che offre troppo permissivismo, dove le priorità constano solo in frivolezze e, ahimè, tra queste c’è anche la scuola! Cos’è la scuola? Un parcheggio, un luogo dove i genitori sono pronti a puntare il dito contro gli insegnanti che non comprendono, che fanno prediche, che giudicano usando un metro di misura parziale. Penso che i primi insegnamenti devono essere inculcati dalle famiglie, educando, in primis, a compiere i propri doveri. Come mamma, a volte, mi sento tremendamente in colpa verso i miei figli ai quali non ho mai permesso tutto quello che i ragazzi oggi ottengono dai loro genitori. Vogliamo parlare delle assurde giustifiche per non aver fatto i compiti oppure dell’insegnante che ha guardato con occhi storti? Come si dice… “ i figli so piezz ‘e cor “!… Troppo buonismo non è educativo, se si deve “avere”, si DEVE anche “dare”. Sono pienamente d’accordo sulla sospensione delle uscite didattiche, la scuola non è un servizio di PARCHEGGIO sociale!