Ultima modifica: 3 novembre 2015

Evento Sismico e Sicurezza

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Alla      Comunità Scolastica

Al         Commissario Prefettizio

 OGGETTO: Evento sismico del 03/11/2015.

Nella mattinata del 3 novembre c’è stato un evento sismico di lievissima entità che ha interessato il nostro territorio e che non è stato avvertito né dallo scrivente né dalle circa 800 persone tra alunni e personale della scuola.

Dopo le prime telefonate dei genitori, verso le 9.40, il responsabile della sicurezza, arch. Santoro, in coordinamento con lo scrivente, appurava da fonti della protezione civile che vi era stata la scossa di lieve entità e che non vi era alcuna notizia di danno a cose o persone, né che vi fossero particolari attività poste in essere.

All’incirca alle ore 10.00, lo scrivente riceveva assicurazione dai tecnici del Comune, ing. Di Noia e geom. Sabatino, durante il sopralluogo a scuola, che non vi era alcuna situazione di pericolo conseguente alla scossa.

Contemporaneamente invece arrivavano a scuola, in modo caotico, numerose persone per prelevare alunni, alcune delle quali non esercenti neanche la potestà genitoriale (richieste di prelievo di figli di amici, nipoti, fratelli,…), a volte sprovviste di documento di identità, alcune neanche maggiorenni!

Rispetto a quanto accaduto si tenga ben presente:

  • Gli alunni possono essere prelevati solo nel rispetto della procedura stabilita dal Regolamento di Istituto, resa nota e fatta sottoscrivere a tutti gli esercenti la potestà genitoriale. Se non si ritiene condivisibile tale procedura occorre iscrivere gli alunni presso altra scuola;
  • Il personale della scuola è l’unico titolato a gestire la situazione di emergenza secondo lo specifico piano;
  • L’afflusso caotico di decine e decine di persone all’interno della scuola è motivo di grave ed evidente pericolo (creazione di panico, ostruzione di vie di fuga,…);
  • Intasare le linee telefoniche della scuola e di altri enti subito dopo un evento sismico non serve assolutamente a nulla, se non a mettere fuori uso un fondamentale mezzo di comunicazione in queste situazioni;
  • Intasare le linee di telefonia cellulare è altrettanto inutile e dannoso (si ricorda che a scuola è vietato detenere telefoni cellulari da parte degli alunni);
  • Intasare con le auto gli spazi interni alla scuola e le strade cittadine in prossimità della scuola rappresenta ugualmente una grave compromissione dell’efficacia dei piani di emergenza (mancanza di spazi per l’evacuazione, rischi di incidenti, difficoltà per eventuali soccorsi,…).

Anche se del tutto evidente, è bene ricordare che le amministrazioni pubbliche sono gestite dai Dirigenti e dal personale dipendente e che se è vero che un cittadino ha tutto il diritto di richiedere la qualità del servizio (di cui fa parte anche la tutela della salute e della sicurezza) è altrettanto vero che assolutamente non ha alcun diritto di compromettere l’ordinata e sicura gestione del luogo in cui si sta svolgendo il servizio,

Tanto si comunica poiché il Dirigente Scolastico, in qualità di  pubblico ufficiale, e i dipendenti della scuola, in qualità di incaricati di pubblico servizio, non tollereranno più in futuro situazioni analoghe.

Si chiede infine al Commissario Prefettizio di convocare un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati per concertare attività di informazione e di educazione dei cittadini sui temi della sicurezza e per verificare l’efficacia del piano di emergenza.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Matteo SCARLATO

 

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3 commenti »

  1. Anonimo scrive:

    Io credo che la sicurezza degli alunni sia molto importante ma credo che sia importante anche per un genitore la salute del proprio figlio.Finisco col dirvi che se un genitore o un amico (giustamente maggiorenne) vuole prendere il proprio figlio a scuola nessuno glie lo può negare.
    Infine volevo informare la scuola che la “Padre Pio e la Celozzi sono state le uniche a rimanere gli alunni all’interno dell’edificio.Alla faccia della sicurezza!!!

  2. Elvira scrive:

    Sono perfettamente in accordo con quanto scritto poichè siamo così presuntuosi da sapere tutto ma non conosciamo e non possiamo conoscere tutto. Un evento sismico è la normalità in Giappone e in altri Paesi ma non da noi. Oltre alla “pericolosità” del sisma in sè stesso, noi aumentiamo di gran lunga la situazione creando panico, ciò che in casi di evnti di tal portata non è assolutamente necessario. anzi diventa dannoso per noi e per gli altri. Comprendo l’ansia dei genitori, anche se esagerata. Dopo il sisma che colpì il nostro territorio, mi sono avvicinata molto a questo mondo e sono diventata corrispondente dell’INGV e vi posso garantire che vado molto fiera di questo poichè ho capito ed imparato tantissime cose tra cui quella più importante: saper comportarmi in caso di sima.

    • icnennitorremaggiore scrive:

      Se ha la possibilità di metterci in contatto con responsabili INGV potremmo verificare la loro disponibilità ad effettuare attività didattico-educativa sul tema dei terremoti nella nostra scuola
      Grazie per il commento.

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