29 Maggio 2017 – Convegno Provinciale e-Twinning
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CONVEGNO E-TWINNING:
INNOVAZIONE DIDATTICA E BUONE PRATICHE CON L’EUROPA
In data 29 maggio 2017, le docenti Maria Grazia Rinaldi, Paola Simone e Elena Volpicella, con una rappresentanza di alunni delle classi 2^C, 2^E e 3^E, hanno partecipato al Convegno “e-Twinning: innovazione didattica e buone pratiche con l’Europa”, nel quale sono stati presentati gli Atti del Convegno conclusivo del corso di formazione provinciale e-Twinning (Foggia, 9 maggio 2016).
Tali Atti sono una sorta di “storytelling” dell’attività formativa e-Twinning, svolta lo scorso anno a livello provinciale, in collaborazione con l’Università di Foggia, per far conoscere ad una platea più ampia la risorsa e-Twinning.
Essi sono nel contempo la vetrina offerta alle scuole e ai docenti che hanno prodotto pratiche significative nel proporre azioni concrete per implementare la cittadinanza europea tra le nuove generazioni, mediante progetti didattici internazionali che hanno in più, come valore aggiunto, la promozione delle competenze nelle lingue straniere e digitali.
Gli Atti vedono, tra le varie scuole, la documentazione del progetto “EUROPEAN CULTURE”, delle classi 1^C, 1^E, 2^E dello scorso anno, nato su invito di un partner della Turchia, accolto dalla professoressa Elena Volpicella, diventata fondatrice-referente dello stesso, e approvato dall’Unità Nazionale e-Twinning, a fine anno scolastico 2014-2015.
Al progetto, coordinato dalla prof. Volpicella, ha lavorato il team delle docenti Teresa Angeloro, Maria Grazia Rinaldi, Paola Simone, Giovanna Ciaccia e Assunta Faienza.
Il contributo delle classi coinvolte al progetto europeo si è concretizzato in un “viaggio” nei luoghi e nella memoria storica dell’imperatore Federico II, compiuto in cooperative-learning e con l’uso di tools tecnologici come Photopeach, Wordle, Storyboard, Smore, Padlet, Glitter, Graphics, Glogster, Powtoon, Animoto, Prezi.
Al Convegno è stata data la parola agli alunni che hanno evidenziato l’importante opportunità e-Twinning per sperimentare un nuovo modo di fare scuola, sempre più attento alle motivazioni degli studenti e al loro bisogno di essere protagonisti, a più livelli, del proprio “progetto di vita”.
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